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CORSO OSS

Paziente felice

€ 2.800

DURATA CORSO: 1000 ORE

550 TEORIA, 450 TIROCINIO

in 18 MESI

ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ PREVISTE PER L’OPERATORE SOCIO SANITARIO

Assistenza diretta e aiuto domestico.

L’Operatore Socio-Sanitario (“O.S.S.”) è una figura professionale operante nel campo dell’assistenza socio-sanitaria.

1) Assiste la persona, in particolare non autosufficiente o allettata, nelle attività quotidiane e di igiene personale.

2) Realizza attività semplici di supporto diagnostico o terapeutico.

3) Collabora ad attività finalizzate al mantenimento delle capacità psicofisiche residue, alla rieducazione, alla riattivazione e al recupero funzionale.

4) Realizza attività di animazione e socializzazione di singoli e gruppi.

5) Coadiuva il personale sanitario e sociale nell’assistenza al malato anche terminale e morente.

6) Aiuta la gestione dell’utente nel suo ambito di vita.

7) Cura la pulizia e l’igiene ambientale.

Intervento igienico-sanitario e di carattere sociale.

8) Osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni di rischio-danno dell’utente.

9) Collabora all’attuazione degli interventi assistenziali.

10) Valuta, per quanto di competenza, gli interventi più appropriati da proporre.

11) Collabora all’attuazione di sistemi di verifica degli interventi.

12) Riconosce e utilizza linguaggi e sistemi di comunicazione-relazione appropriati in relazione alle condizioni operative.

13) Mette in atto relazioni-comunicazioni di aiuto con l’utente e la famiglia, per l’integrazione sociale e il mantenimento e recupero dell’identità personale.

Supporto gestionale, organizzativo e formativo.

14) Utilizza strumenti informativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio.

15) Collabora alla verifica della qualità del servizio.

16) Concorre, rispetto agli operatori dello stesso profilo, alla realizzazione dei tirocini e alla loro valutazione.

17) Collabora alla definizione dei propri bisogni di formazione e frequenta corsi di aggiornamento.

18) Collabora, anche nei servizi assistenziali non di ricovero, alla realizzazione di attività semplici.

COMPETENZE DELL’OPERATORE SOCIO SANITARIO
Competenze tecniche.

1. In base alle proprie competenze ed in collaborazione con altre figure professionali, sa attuare i piani di lavoro.

2. È in grado di utilizzare metodologie di lavoro comuni.

3. È in grado di collaborare con l’utente e la sua famiglia:

3.1 nel governo della casa e dell’ambiente di vita, nell’igiene e cambio della biancheria;

3.2 nella preparazione e/o aiuto all’assunzione dei pasti;

3.3 quando necessario, e a domicilio, per l’effettuazione degli acquisti;

3.4 nella sanificazione e sanitizzazione ambientale.

4. È in grado di curare la pulizia e la manutenzione di arredi e attrezzature, nonché la conservazione degli stessi e il riordino del materiale dopo l’assunzione dei pasti.

5. Sa curare il lavaggio, l’asciugatura e la preparazione del materiale da sterilizzare.

6. Sa garantire la raccolta e lo stoccaggio corretto dei rifiuti, il trasporto del materiale biologico sanitario e dei campioni per gli esami diagnostici, secondo protocolli stabiliti.

7. Sa svolgere attività finalizzate all’igiene personale, al cambio della biancheria, all’espletamento delle funzioni fisiologiche, all’aiuto nella deambulazione, all’uso corretto di presidi, ausili e attrezzature, all’apprendimento e mantenimento di posture corrette.

8. In sostituzione e appoggio dei famigliari e su indicazione del personale preposto è in grado di:

8.1 aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso;

8.2 aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie;

8.3 osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi d’allarme che l’utente pu presentare;

8.4 attuare interventi di primo soccorso;

8.5 effettuare piccole medicazioni e/o cambio delle stesse;

8.6 controllare e assistere la somministrazione delle diete;
Supplemento ordinario n. 2 al «Bollettino Ufficiale» – serie generale – n. 11 del 12 marzo 2003 9
8.7 aiutare nelle attività d’animazione e che favoriscono la socializzazione, il recupero ed il mantenimento di capacità cognitive e manuali;

8.8 collaborare ad educare al movimento e favorire movimenti di mobilizzazione semplici su singoli e gruppi;

8.9 provvedere al trasporto d’utenti, anche allettati, in barella-carrozzella;

8.10 collaborare alla composizione della salma e provvedere al suo trasferimento;

8.11 utilizzare specifici protocolli per mantenere la sicurezza dell’utente, riducendo al massimo il rischio;

8.12 svolgere attività d’informazione sui servizi del territorio e curare il disbrigo di pratiche burocratiche;

8.13 accompagnare l’utente per l’accesso ai servizi.

Competenze intellettive.

9. Conosce le principali tipologie d’utenti e le problematiche connesse.

10. Conosce le diverse fasi d’elaborazione dei progetti d’intervento personalizzati.

11. Riconosce per i vari ambiti, le dinamiche relazionali appropriate per rapportarsi all’utente sofferente, disorien- tato, agitato, demente o handicappato mentale ecc.

12. È in grado di riconoscere le situazioni ambientali e le condizioni dell’utente per il quale è necessario mettere in atto le differenti competenze tecniche.

13. Conosce le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazione dei problemi generali e specifici relativi all’utente.

14. Conosce le condizioni di rischio e le più comuni sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione.

15. Conosce i principali interventi semplici d’educazione alla salute, rivolti agli utenti e ai loro familiari.

16. Conosce l’organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali.

Competenze relazionali.

17. Sa lavorare in équipe.

18. Si avvicina e si rapporta con l’utente e con la famiglia, comunicando in modo partecipativo in tutte le attività quotidiane d’assistenza; sa rispondere esaurientemente, coinvolgendo e stimolando al dialogo.

19. È in grado di interagire, in collaborazione con il personale sanitario, con il malato morente.

20. Sa coinvolgere le reti informali, sa rapportarsi con le strutture sociali, ricreative, culturali dei territori.

21. Sa sollecitare ed organizzare momenti di socializzazione, fornendo sostegno alla partecipazione ad iniziative culturali e ricreative sia sul territorio sia in ambito residenziale.

22. È in grado di partecipare all’accoglimento dell’utente per assicurare una puntuale informazione sul Servizio e sulle risorse.

23. È in grado di gestire la propria attività con la dovute riservatezza ed eticità. 24. Affiancandosi ai tirocinanti, sa trasmettere i propri contenuti operativi.

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